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Acqua minerale, l'Italia prima in Europa per la produzione

L’Italia e' prima in Europa per la produzione di acqua minerale. Anche se l'acqua in bottiglia non ha effetti terapeutici e non è sempre preferibile a quella del rubinetto, nel nostro paese i numeri sono di tutto rispetto.

In Italia piace l'acqua minerale, lo affermano le elaborazioni Bevitalia Beverfood. Un 20% sceglie la versione naturale, un 17% frizzante, un altro 17% l'effervescente naturale e il resto degli italiani adotta un mix di consumi.Nel nostro paese si contano 167 società imbottigliatrici per 292 marche diverse e 12200 milioni di litri prodotti all'anno.

I numeri dell'acqua minerale in Italia sono notevoli soprattutto se confrontati con il resto d'Europa. Non si è fatta attendere la risposta delle aziende alle campagne che promuovono il consumo dell'acqua del rubinetto, ecologicamente più corretto, dato che non richiede nè trasporto, ne contenitori di plastica.

Mineracqua, la federazione italiana dei produttori di acque minerali ha acquistato pagine di giornali per esaltare la sostanziale diversità dell'acqua in bottiglia. Per quanto riguarda la classificazione, le acque minerali si distinguono in base al residuo fisso, cioè il contenuto di sali minerali disciolti in un litro d'acqua dopo la sua evaporazione a secco a 180°. Rispetto alla composizione salina, l'acqua è bicarbonata se il tenore dei bicarbonati è maggiore di 600 mg/l, calcica se il calcio è superiore ai 150 mg/l, indicata per le diete povere di sodio se quest'ultimo è inferiore ai 20 mg/l, solfata se i solfati sono superiori a 200 mg/l.

Di fatto però l'acqua minerale in bottiglia non ha effetti terapeutici, ma può essere utile a riequilibrare situazioni fisiologiche alterate o supportare trattamenti farmacologici.

(Chiara Palmieri)

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